Recensione. "Quel che resta di Santiago" di Diego Passoni.

"Quel che resta di Santiago" è un testo estremamente semplice e accessibile, scritto per essere letto da chiunque. Non esclude dal dibattito legato al cammino coloro che non sono realmente intenzionati ad affrontare una tale sfida - poiché di sfida si tratta. L'autore, infatti, alterna consigli per i più temerari a excursus sulle leggende che popolano il percorso, evidenziandone la natura intimidatoria. L'uomo moderno viene spogliato dei suoi agi, privato di quelle voci che affollano la sua mente e posto di fronte a una lotta perpetua con il proprio io.
Il testo non pretende né finge di essere un manuale completo e perfetto. Vi è racchiusa l'esperienza di un viaggiatore qualunque che, dopo aver affrontato il cammino, ha deciso di riportare i suoi pensieri.
Alla pura narrazione delle memorie si intrecciano diverse macro-tematiche: si passa dal dolore di un divorzio o di un lutto alla disillusione che ci colpisce quando i nostri sogni
vengono infranti.
Insomma, ritengo che questo libro possa coinvolgere e intrattenere il lettore, poiché gli insegnamenti che offre spesso travalicano i limiti fisici e geografici del cammino di
Santiago.
- Il piccolo Perseo.
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