Recensione. "Achille. Il midollo del leone" di Giovanni Nucci.

Non spenderò molte parole nella seguente recensione. Il libro si presenza come un testo pedissequo, che non segue il filone tipico dei retelling, in quanto riscrittura fedele dell'Iliade. Dimenticatevi, dunque, di un libro dotato di una componente emotiva - come "La canzone di Achille" -  o di una componente poetica - cito, in questo caso, "L'ultima notte di Achille" -.
Il registro linguistico è medio-basso. Talvolta l'autore propone dei periodi arricchiti da un lessico aulico, altre volte, invece, le frasi sono nude e chiare. 
Ritengo che questo libro possa essere una lettura utile a tutti colori che desiderano approcciarsi all'opera madre o alle varie riscritture del mito greco.

Trama: 
Achille piè veloce è il più forte, il più grande degli eroi. Venuto al mondo segnato da un destino irreversibile, dopo essere stato affidato alle sapienti cure di Chirone, è diventato un temibile guerriero, pronto per conquistare la vittoria più ambita, quella della fama eterna. Ma Achille è anche un ragazzo. Figlio, sì, di una dea, è però un mortale e va incontro al suo cammino non senza dubbi e paure. Lo seguiremo nella costruzione di sé, partecipando tanto delle sue difficoltà quanto degli amori e delle amicizie, non meno che delle vittorie e dei rimorsi. Esploriamo così il rapporto con Teti, madre e dea, l'amicizia con Patroclo, la rivalità con Agamennone, in una narrazione che si fa corale senza mai perdere armonia. Giovanni Nucci, che con Ulisse aveva già raggiunto un numero altissimo di giovani lettori, ritorna al mondo antico e questa volta si ispira e si attiene fedelmente all'Iliade per raccontare di questo personaggio eroico e umano e di una guerra – la più grande battaglia di tutti i tempi – manovrata da forze potentissime, capaci di intervenire nelle vicende degli uomini e negli equilibri dellʼuniverso. Piena di sfumature, questa storia millenaria diventa attuale e parla ai ragazzi di oggi del coraggio di crescere, dell'importanza di comprendere il proprio destino, del valore degli affetti, della felicità di vivere. Un romanzo appassionante che affonda le radici nella cultura dell'intera umanità, imperdibile per gli appassionati di mitologia e non solo.

- Il Piccolo Perseo
06/08/24

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