Recensione. "L'isola degli introversi" di Roberta Lippi.

Il libretto ha un impianto soggettivo, in cui ogni tema trattato è introdotto da un frammento di vita quotidiana estrapolato dall'esperienza personale dell'autrice. Il registro è estremamente informale, il che può risultare coinvolgente per alcuni lettori, analogamente potrebbe allontanarne altri.
Nutro delle perplessità sulle competenze dell'autrice, che presenta come veritieri alcuni concetti di dubbia provenienza.
Tralasciando questo aspetto, il testo si caratterizza per la sua semplicità: si legge facilmente in poche ore, dunque può essere "smaltito" nell'arco di un pomeriggio.
Il ritmo incalzante invita alla lettura, e il titolo nella sua brevità cerca di abbracciare tutte le sfumature del tema dominante.
Nel complesso, consiglio questo libro a tutti coloro che si considerano "introversi", a patto che il lettore filtri le informazioni fornite con una lente critica.

Panoramica: 
Hai mai sentito il bisogno di isolarti completamente per ricaricare le pile? Ti senti più a tuo agio per conto tuo che in mezzo alla gente? La tua mente ogni tanto vola e ti sembra di voler fare così tante cose che non sai più da che parte iniziare? Ti senti più mente che corpo?

E infine, fin dall’infanzia ti hanno etichettato come timida o introverso e poi in età adulta come una persona asociale o troppo sulle sue?
Sai chi sono le persone ipersensibili
Questo libretto è scritto da chi la sua grotta la cerca costantemente e solo ultimamente ha capito che c’è una ragione scientifica e che disattendere a quella necessità emotiva e fisica può portare a sviluppare insicurezze, burnout e addirittura malattie autoimmuni. Se anche solo leggendo il titolo di questo libro hai pensato “vi prego ditemi dov’è quest’isola!”, allora questo è il libretto che fa per te. Cambierà totalmente la prospettiva delle cose: una forma di liberazione che tutti noi introversi meritiamo.


-Il piccolo Perseo.

09/12/24.

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